Una domanda apparentemente banale ma che necessita di una risposta complessa!
La banca così come le assicurazioni offrono la possibilità di recepire i risparmi dei clienti per poi destinarli a strumenti finanziari di vario genere:
Il conto corrente: spesso viene scambiato come strumento per il risparmio ma in realtà serve principalmente per effettuare incassi, pagamenti, disporre bonifici o emettere assegni. Il bancomat o la carta di credito si appoggiano a un conto per saldare le spese effettuate. E' buona norma lasciare sul conto corrente una provvista minima sufficiente. Tuttavia non è certo la soluzione migliore per i propri risparmi e le ragioni sono diverse.
Il fondo interbancario FITD a tutela dei correntisti garantisce depositi fino a un massimo di € 100.000,00 per ogni correntista mentre le eccedenze non hanno alcuna protezione. Dal 1 gennaio 2016 anche in Italia viene recepita la normativa europea denominata "BAIL IN" prevede che in caso di fallimento di una banca anche i correntisti partecipano con i propri depositi a ripianare i debiti della banca stessa nei confronti di eventuali creditori. I risparmiatori pertanto dovranno prestare particolare attenzione al grado di affidabilità dell'istituto dove detengono i loro risparmi al fine di evitare spiacevoli sorprese.
Il rendimento di un conto corrente è praticamente nullo e con le spese di conto può capitare che il saldo a fine anno sia negativo. Anche i conti deposito che riconoscono un rendimento, spesso è solo per il primo anno al fine di acquisire nuova clientela per poi ritornare ad abbassarsi drasticamente.
Le obbligazioni: esistono obbligazioni di qualsiasi tipo, tasso fisso, variabile, zero coupon, step up, step down, convertibili, fixed reverse floater etc. con decine di migliaia di emissioni nel mondo. Quale scegliere? a che durata? con quale grado di affidabilità? Gestire un portafoglio obbligazionario è molto difficile, servono comptenze e assidua attenzione ai cambiamenti del mercato. Lo sanno bene i sottoscrittori dei bond argentini, delle cirio o delle parmalat solo per citare i casi più conosciuti ai risparmiatori italiani e di recente il caso dei bond subordinati delle banche a carattere regionale che sono andati in default.
Le azioni: comprare un azione è investire nel capitale di rischio di una società quotata. Si può guadagnare, si può perdere, non a caso si dice giocare in borsa. Se fosse facile comprare quando il mercato è basso e vendere quando è alto, oppure scegliere il titolo giusto non servirebbe lavorare e produrre. la storia ci insegna che non è così. Se desiderate investire in borsa fatelo con estrema prudenza e con una parte ridotta dei vostri risparmi.
Wiener Stadtische si occupa di ottenere le migliori performance con il minimo rischio e la massima stabilità. infatti negli ultimi 10 anni il rendimento medio è stato del 2,875% all'anno. Un rendimento costante denota la volontà della compagnia di trasferire serenità. La wiener non vuole stupire i propri assicurati o attrarre nuovi clienti con performance elevate frutto solo di un momento favorevole, ma al contrario preferersce la costanza.
Solo chi desidera performance costanti e adeguate al grado di sicurezza dei nostri investimenti può scegliere i nostri prodotti.
Utili riconosciuti da Wiener Stadtische agli assicurati dal 2000 ad oggi.
2019 | 2,500% |
2018 | 2,500% |
2017 | 2,500% |
2016 | 2,500% |
2015 | 2,500% |
2014 | 3,250% |
2013 | 3,250% |
2012 | 3,250% |
2011 | 3,250% |
2010 | 3,250% |
2009 | 3,250% |
2008 | 4,000% |
2007 | 4,000% |
2006 | 4,000% |
2005 | 4,000% |
2004 | 4,000% |
2003 | 4,375% |
2002 | 5,000% |
2001 | 6,250% |
2000 | 6,500% |
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